Viaggio nel cinque è un racconto ironico, fantastico, surreale, immaginario del pittore Lorenzo Alessandri, instancabile viaggiatore dell’animo umano, assetato di verità e conoscenze inarrivabili. L’artista non dipinge la sua tela ma la narra con il suo linguaggio umoristico e beffardo, descrivendo luoghi e personaggi reali e immaginari che hanno abitato la sua mente. Il testo è stato scritto, quasi certamente, tra il 1974 e il 1975 pensando a un racconto illustrato, accompagnato dai disegni Pascal, ossia sintetici disegni a china con cui Alessandri riesce a catturare, spesso con sagacia e comicità, quei tratti scomodi e pieni di contraddizioni che l’essere umano porta sempre con sé. Cinque capitoli ci raccontano cinque fasi di ricerca attraverso i suoi viaggi allucinati, sconvolgenti, divertenti, magici, mistici, visionari, ma sempre rivolti alla conoscenza dell’io creatore, pronto a stringere patti faustiani pur di raggiungere e possedere la bellezza tanto agognata. L’arrivo del Viaggio è la sua partenza: Alessandri ci lascia tra i punti interrogativi dei suoi perché, aprendo la strada a nuove partenze.
A cura di Concetta Leto.
Introduzione di Vittorio Sgarbi.
Lorenzo Alessandri è nato a Torino nel 1927. Dal 1965 sino alla sua scomparsa (2000), ha vissuto e lavorato a Giaveno (To). Autodidatta, a soli tredici anni ha incominciato a incidere il linoleum e a quindici ha realizzato il suo primo dipinto a olio. A diciotto anni ha fondato a Torino “La Soffitta Macabra”. Dal ’47 al ’50 è stato allievo del maestro ottocentista Giovanni Guarlotti. Nel 1954 ha dato vita al piccolo periodico “La Candela” e, pochi anni più tardi, nel ’59, ha dato inizio al periodo delle Bambole. Nel ’64 ha lanciato l’idea “Surfanta” fondando la rivista omonima. Dal ’62 al ’75 ha dipinto tavolette ad olio su legno, Bestie e donne, ed alcuni grandi tavole tra cui le Doppie. Seguono i quadri Pascal, i Posti e le Camere. La sua attività si è sviluppata, inoltre, attraverso tempere, acquerelli, tecniche miste, incisioni, xilografie, litografie e serigrafie. Sue opere grafiche si trovano al Museo d’Arte Moderna di Torino, al Museo della Xilografia Italiana di Carpi, alla Biblioteca della Yale University (USA). Alcune opere pittoriche sono conservate presso il Museo d’Arte delle Generazioni italiane del ’900 “G. Bargellini” a Pieve Di Cento, presso la Galleria Sabauda di Torino e la Galleria Civica d’Arte Moderna di Santhià. Critici come Zeri, Carluccio, Galvano, Sgarbi, Gombrich, Di Genova e moltissimi altri hanno riconosciuto la sua originalità. Le sue mostre sono state allestite in Italia e nel mondo (Brasile, California, New York, olanda, Francia, Germania) riscuotendo sempre un vasto successo di pubblico.