È un mondo invisibile quello dei microbi, eppure onnipresente. Un mondo antichissimo, che oggi è possibile studiare e comprendere grazie alle nuove tecnologie. Possiamo osservare persino l’esatto momento in cui i batteri iniziano il loro rapporto simbiotico con altre forme di vita, alcune delle quali, senza di essi, non potrebbero nemmeno esistere. La nostra mano destra condivide pochissime specie di microbi con la sinistra, così come la parte superiore della nostra bocca con quella inferiore. Gli esempi del ruolo che i microbi hanno nella nostra vita e nella natura sono moltissimi, l’Helicobacter pylori, batterio presente nel nostro organismo, può provocare ulcere e cancro allo stomaco, ma protegge dai tumori all’esofago. Il batterio Wolbachia è in grado di trasformare i maschi dei porcellini di terra in femmine. Alcuni microbi degli afidi, sebbene essenziali per la loro sopravvivenza, rilasciano delle molecole volatili che attraggono l’Episyrphus balteatis, un insetto cacciatore degli afidi stessi. Innumerevoli sono le situazioni, anche curiose e inaspettate, in cui i microrganismi sono protagonisti, tanto che gli scienziati parlano di Microbiocene, un’era iniziata all’alba della vita e destinata a proseguire fino a quando ci saranno esseri viventi sul nostro pianeta.
Ed Yong, scienziato e giornalista premio Pulitzer, ci invita a osservare noi stessi e gli altri animali sotto una nuova luce, meno come individui e più come “moltitudini”, mostrandoci come i batteri siano in grado di modificare la risposta ai farmaci anticancro, di calibrare il sistema immunitario, di influenzare l’evoluzione e persino di mutare il corredo genetico.
In un milione di minuscoli modi, Contengo moltitudini cambierà radicalmente la maniera in cui pensiamo al mondo e l’idea che abbiamo di noi stessi.
Traduzione di Stefano Travagli