Tito Balestra nasce a Longiano (Forlì-Cesena) il 25 luglio del 1923. Dopo le scuole dell’obbligo, si iscrive all’Istituto magistrale di Forlimpopoli e nel 1939 alla facoltà di Lingue dell’Università di Venezia, abbandonata, nel 1942, per quella di Magistero di Urbino. Tra il 1941 e il 1946 partecipa alla lotta partigiana. Negli stessi anni inizia a collaborare con alcune testate e riviste quali “il Resto del Carlino”, il “Corriere Padano”, il “Corriere Cesenate”, “il Trebbo”, “La Piê”.
Nel 1946 si trasferisce a Roma, dove incontra la futura moglie Anna Maria De Agazio e Tanino Chiurazzi, di cui diviene presto amico e nella cui galleria stringe rapporti con artisti – tra i quali ricordiamo Mino Maccari – scrittori e collezionisti.
Parallelamente all’amore per l’arte, Balestra continua a coltivare la sua necessaria passione per la poesia e la scrittura. L’opera poetica di Balestra vede la stampa in un volume, per la prima volta, nel 1974, con Se hai una montagna di neve tienila all’ombra (riproposto in edizione ampliata, postuma, nel 1979), seguita da Quiproquo (1974), Le gambe del serpente (1975) e Oggetto: la via Emilia (1976). Tito Balestra muore a Longiano il 19 ottobre del 1976.